Chi era Luigi Giovanni Antonio Marson?
Luigi Marson nacque nel 1899 a Serravalle a Vittorio Veneto e trascorse l’infanzia in città. Il padre di Luigi, Domenico, possedeva un’attività nel settore della seta. Molte erano le persone, fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, che lavoravano con i bachi da seta o nella loro filiera.
L’istruzione di Luigi Marson inizia con le scuole elementari successivamente passa il Regio Ginnasio “Marcantonio Flaminio” ed infine al liceo classico a Belluno. Quest’ultimo non verrà completato perché Luigi Marson partirà volontario per la Prima Guerra Mondiale.
Il 2 luglio 1917 Luigi Marson entrò nel 2° Reggimento Granatieri di Sardegna. L’addestramento lo trascorse in Emilia a Taro dove scrisse così al padre: “Si dorme con poca paglia e ieri per di più una pioggia torrenziale ci bagnò completamente. La vita è dura ma io la sopporto con l’entusiasmo grande, forte, generoso dei miei 18 anni pieni di vita e di fortezza. Sarò un soldato valoroso, te lo assicuro e, nessun pericolo mi fa paura.”
Nell’ottobre del 1917 Luigi Marson verrà spostato nel campo di addestramento di Salsomaggiore Terme. Si arruolò come soldato semplice durante la Grande Guerra anche se il suo percorso di studi gli avrebbe permesso di entrare nel corso ufficiali.
Il 20 novembre 1917 Marson è già in prima linea, dopo appena quattro giorni al fronte scrisse: “Qualche granata ci scoppia ma nient’altro… il morale è altissimo e l’orecchio è già abituato agli scoppi delle granate al crepitio delle mitragliatrici.”
Il 19 febbraio Marson si lamenta, attraverso una lettera alla famiglia dicendo che deve recarsi in un isolotto in mezzo al Piave e molte volte sente le ronde nemiche che gli passano molto vicino. Ad aggravare le cose, c’è molto freddo.
Il 26 febbraio 1918 Marson è sempre nella zona di guerra dove annota le battaglie più epiche del suo reggimento ed in tale occasione annota quella di Capo-Sile.
A marzo del 1918 verrà nominato Caporale per meriti di guerra e nell’aprile del 1918 entrerà nella Scuola Militare di Modena.
Finita la guerra, seppur malato (encefalite letargica) si diplomò al liceo a Belluno e si laureerà in scienze naturali a Padova.
Si sposerà in provincia di Rovigo ed ebbe un figlio: Giuseppe.
Dopo il matrimonio tornerà a Vittorio Veneto e lavorerà nell’azienda del padre.
È stato direttore del Museo da lui fondato Museo della Battaglia per quasi tre lustri. Morì a Vittorio Veneto nel 1953.