Refrontolo-patrocinio comune Refrontolo

Refrontolo

Refrontolo è un piccolo Comune che si trova sulle colline fra la pianura trevigiana e la pedemontana veneta. Il territorio comunale guarda su un versante collinare al Quartiere del Piave e sull’altro al Vittoriese.

Refrontolo confina a nord con Tarzo, a sud con Susegana, ad est con San Pietro di Feletto ed ad ovest con Pieve di Soligo. Ha una superficie complessiva di 13 km² ed una popolazione che si avvicina a 2.000 abitanti.

Secondo alcune fonti il nome Refrontolo deriva da Ronco Frontulo e significa luogo abitato tra i boschi e nel 1540 per la prima volta verrà citato il toponimo attuale.

Storicamente, il Comune divenne autonomo nel corso dell’Ottocento, ma successivamente venne annesso a San Pietro di Feletto. In seguito vennero aggiunte le frazioni di Barbisano (Pieve di Soligo) e di Collalto (Susegana). Nel corso del Novecento, il Comune divenne frazione di Pieve di Soligo e solo verso la fine degli anni Venti diventerà indipendentemente ma senza la frazione di Barbisano. Nel Ventesimo secolo assunse le sembianze territoriali odierne.

Il territorio comunale è attraversato dal torrente Lienza, un affluente del fiume Soligo e nel suo percorso incontra il Mulinetto della Croda. Un manufatto sapientemente restaurato che ben rappresenta le attività artigianali dei secoli scorsi. Il Molinetto della Croda sfruttava le acque del torrente Lienza e grazie ad un dislivello di dodici metri ed ad una piccola condotta muoveva la ruota e le macine per produrre la farina.

A Refrontolo si trovano diverse Ville Venete come quelle: Spada-Battaglia-Peretti, Capretta-Uberti-Orlandi-Colles-Lorenzon e Ticozzi-Aliprandi-Meneghetti-Pasinetti-Ciardi-Macari tutte inserite in un contesto collinare e di pregio.

In paese si trova la chiesa di Santa Margherita Vergine e Martire, costruita nel corso del Quattrocento ed il suo campanile realizzato nel Seicento.

A Refrontolo e nella zona circostante viene prodotto il Marzemino, vino dolce di colore rosso denominato Refrontolo Passito DOCG. Viene definito vino da conversazione, accompagna bene i dolci a base di frutta e la pasticceria secca, può dare sfoggio delle sue qualità in abbinamento a formaggi stagionati, potrebbe stupire se abbinato ad un rotolo di coniglio con le susine o le castagne.

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