Chi è Armando Dal Col?

Armando Dal Col è un botanico appassionato di bonsai fin dalla gioventù ed è Maestro nella coltivazione dei bonsai.

Nacque a Tarzo dove vive. Come tutte le passioni, anche per il signor Dal Col, l’interesse per i bonsai sorse per caso.

Armando, fece il servizio militare nella Brigata Alpina Cadore e da quel momento la montagna gli entrò nel cuore. Numerose furono le passeggiate realizzate nel tempo. È così che Armando divenne un amante della natura.

Da ragazzo, sul finire degli anni Quaranta del Novecento, il padre di Armando accompagnava spesso il figlio dai nonni che abitavano a Tarzo. Tutta la famiglia aiutava a lavorare i campi in determinati periodi dell’anno.

Un giorno, Armando era nel campo con il nonno vicino agli alberi da frutto. Ad un certo punto il ragazzo esclamò: “Nonno, guarda quanto è bello quel pesco in fiore!” Per una visione ottica l’albero si posò sul palmo della mano di Dal Col che lo immaginò molto piccolo. Fu così che gli nacque l’idea di creare un albero in miniatura, che vivesse in una ciotola da portare ovunque.

Nell’autunno del 1958, il signor Dal Col, si recò in montagna a raccogliere pigne di larici, di abeti, di pini silvestri e mughi. Lo fece per ricordare i momenti del servizio militare. Il suo amore per le conifere e per avere a disposizione qualche seme da utilizzare. Avrebbe anche voluto raccogliere qualche piantina per anticipare i tempi, ma avrebbe perso la straordinaria sensazione emotiva e onirica di “vedere l’albero nel seme vibrarsi sul palmo della mano”.

Più avanti in un momento di malinconia e tristezza, ad Armando tornò l’immagine dell’albero in miniatura visto  sul palmo della mano. Questo gli trasmise uno stato di calma e di serenità.

Fu così che il signor Dal Col decise di spezzare sommariamente alcune pigne per liberare i semi, prese delle cassette di legno, le riempì di terreno e mise a dimora i semi. Le prime piantine nacquero nella primavera del 1960. Dopo due/tre anni vennero separate le piantine più robuste dalle altre. Queste vennero poste in piccoli vasi di terracotta. il tempo lo vide raccogliere e piantare  altri semi da cui  nacquero altre piante.

Nella primavera del 1963, per questioni di lavoro, Armando decise di trasferirsi da Longarone a Belluno. Professionalmente era un commerciante ambulante di frutta e verdura.

Il destino lo salvò dalla catastrofe del Vajont, avvenuta il 9 Ottobre 1963 in cui perse i genitori, una sorella ed un nipotino.

Si sistemò in una casa in affitto a Belluno e poco dopo acquistò un pesco da frutta ed un cotogno da fiore, poiché rimase inebriato dalla bellezza dei suoi fiori di colore rosso corallo. Il pesco visse per 34 anni in un piccolo vaso, poi fu attaccato dal cancro al colletto che in un paio d’anni lo portò alla morte.

Il cotogno da fiore venne piantato in vaso nel 1963, è ancora vivo e gode di ottima salute.

Un’altra passione del sig. Armando Dal Col sono le rose e, nel suo Giardino Bonsai della Serenità, è possibile vedere un rosaio polyantha, coltivato in vaso dal 1958.

Nel 1966 venne organizzato, a Genova, il primo salone Euroflora. In quell’anno uno dei motivi di attrazione per visitare il salone era la presenza di Giapponesi che esponevano degli “Alberi in miniatura”, coltivati in piccoli vasi e creati artisticamente dall’uomo. Praticamente il lavoro del signor Dal Col realizzato in un altro luogo del nostro pianeta.

Alla fine degli anni Sessanta del Novecento, Armando aveva più di duecento piante coltivate in vaso.

La prima volta che Armando lesse la parola “bonsai”, fu su un piccolo manuale “Bonsai pratico per principianti” scritto dal giapponese Kenji Murata e pubblicato dall’Edagricole di Bologna nel 1968.

Nel 1978 Armando lesse, in una rivista di giardinaggio, un articolo sul bonsai scritto da Carlo Oddone di Torino, il quale cercava altri appassionati sul territorio nazionale. Fu così che il signor Dal Col capì che vi erano altri appassionati come lui sparsi in tutta Italia.

Nel gennaio 1984, Armando fondò con alcuni amici il Bonsai Club Belluno, primo club amatoriale costituito legalmente nel centro-nord d’Italia.

Nacque così l’idea di diffondere la cultura bonsai nel territorio nazionale e anche l’arte-filosofia del Suiseki.

Armando Dal Col partecipò a diverse mostre, rassegne fra le quali quella di Arco del 1986, che fu la prima dedicata al bonsai.

Nel corso degli anni, Armando ottenne diversi riconoscimenti nazionali ed internazionali fra i quali anche quello della Nippon Bonsai Association, partecipò e partecipa a diversi concorsi sia come espositore sia come giudice.

Attualmente vive a Tarzo con la moglie.