Nervesa della Battaglia-patrocinio Nervesa della Battaglia

Nervesa della Battaglia

Nervesa della Battaglia è un comune nella provincia di Treviso che si affaccia sul Piave e si trova sul lato destro del fiume.

Nervesa è un Comune con una popolazione complessiva di quasi 7.000 abitanti divisi fra capoluogo, la frazione Bavaria e le numerose località: Bidasio, Dus, Santa Croce, Sant’Andrea, Sovilla, Santissimi Angeli, ha una superficie di 35 km2.

Tutti hanno un patrono: San Gerolamo a Nervesa, Sant’Antonio Abate a Sovilla, Madonna del Rosario a Bidasio, Esaltazione della Santissima Croce a Santa Croce, Sant’Andrea nell’omonima località, Sant’Urbano e San Valentino a Bavaria.

Nervesa della Battaglia confina a nord con Sernaglia della Battaglia, a sud con Spresiano ed Arcade, ad est con Susegana e Santa Lucia di Piave, ad ovest con Giavera del Montello.

La prima testimonianza che fa riferimento a Nervesa della Battaglia risale ad una bolla imperiale del 954 d.C. nella quale l’imperatore Ottone III cede alcuni territori ai Conti di Collalto. In quel documento Nervesa viene denominata Nervisia.

Il territorio comunale di Nervesa della Battaglia venne bersagliato pesantemente dall’artiglieria Austro-Ungarica durante la Grande Guerra. Il paese ne uscì particolarmente devastato rispetto ad altri Comuni che si trovavano nelle retrovie.

Diversi i monumenti che si possono vedere di quel tragico periodo storico: l’emozionante Sacrario del Montello dove sono raccolte le spoglie dei soldati italiani morti durante la Prima Guerra Mondiale, la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista che venne ristrutturata dopo la guerra e l’interessante Sacello dedicato a Francesco Baracca. Francesco Baracca fu un aviatore italiano che si distinse, durante la Prima Guerra Mondiale, per il suo coraggio e le battaglie aeree vinte anche sul fronte del Piave.

Oltre a questi edifici, molto importanti sono i resti dell’Abbazia di Sant’Eustachio, monastero benedettino fondata da Rambaldo III di Collalto e dalla madre Gisla I di Collalto, soppresso nel Cinquecento.

Il territorio comunale, complice la presenza del Montello e del Piave, è ricco di bellezze naturalistiche.

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