Chi era Tomaso Becket?
Tomaso Becket nacque a Londra nel 1118 da una famiglia benestante ed importante anche a livello sociale. Questa agiatezza derivava dal fatto che il padre Gilbert Becket di Thierville, fu un importante mercante in città. A quell’epoca il sovrano d’Inghilterra fu Guglielmo II il Conquistatore.
Tomaso iniziò gli studi che continuò a Parigi dove decise di mettersi a disposizione della Chiesa, non come religioso ma come amministrativo.
Ritornò a Parigi ed entrò in contatto con la famiglia di Teobaldo di Bec, Arcivescovo di Canterbury, dove intraprese la carriera politica.
Studiò a Bologna diritto civile ed ecclesiastico e, durante l’esilio di Teobaldo diventò l’informatore ufficioso del Vescovo di Canterbury.
Teobaldo, tenuto conto delle competenze di Tomaso, lo nominò diacono e successivamente Arcivescovo di Canterbury e lo propose al re come nuovo Cancelliere. La carica di Cancelliere del Re era molto ambita ed importante per quell’epoca.
Nel 1162 morto Teobaldo, Tomaso venne nominato nuovo Arcivescovo di Canterbury Primate d’Inghilterra.
I rapporti fra Tomaso e il re Enrico II si ruppero molto facilmente e velocemente. Tomaso non tollerò l’ingerenza del Re e dello Stato nelle faccende ecclesiastiche specialmente dopo il Concilio di Clarendon del 1164. In questo Concilio venne stabilito, per Costituzione, che i Vescovi e gli altri uomini di chiesa dovessero comparire davanti ad un tribunale civile e non ecclesiastico, non potevano chiedere aiuto al Papa di Roma e tutti i beni ecclesiastici vacanti diventavano di proprietà della Corona.
Tomaso, visto il clima difficile che si respirava in Inghilterra decise di recarsi in Francia e chiedere protezione al Re Luigi VII ed al Papa Alessandro III. Vi restò per sei anni, dal 1164 al 1170.
Nel 1170 Tomaso Becket decise di tornare in Inghilterra pur sapendo i pericoli che correva con il Re, anche se praticamente riconciliati (sulla carta).
Enrico II decise di inviare quattro cavalieri nella Cattedrale di Canterbury dove Tomaso Becket venne ucciso barbaramente davanti ai fedeli. Questo accadde il 29 dicembre 1170.
Per l’accaduto il popolo si indignò e subito dopo cominciarono a sorgere i primi segni di culto in suo onore.
Nel febbraio 1173 Papa Alessandro III lo canonizzò nella cattedrale di Siena.
Sempre il Papa scomunicò tutti i Vescovi che si erano ribellati a Tomaso Becket oltre al Re Enrico II che non poté più entrare in chiesa.