A Sacile un tempo vi era un importante torrione per sorvegliare l’ingresso e l’uscita a nord della piazza della città; quella che oggi viene chiamata piazza del Popolo.

Storia di… Torre dell’Orologio

Questo torrione venne denominato Torre del Porto oppure Torre dell’Orologio ma anche Torre dei Mori. Non vi sono fonti storiche certe che attestino quando questa venne edificata.

Secondo alcune testimonianze, le prime costruzioni di difesa risalgono al dominio aquileiese nel corso del Trecento. Queste vennero edificate durante i patriarcati di Pagano della Torre, Bertrando e Marquardo.

Da alcuni registri, dell’archivio comunale di Sacile, è emerso che nel XIII secolo la città era circondata dal fiume Livenza in modo da formare un’isola con una piazza molto lunga con cinque ponti di accesso fra i quali quattro in pietra e uno in legno e vi erano sicuramente due torri perfettamente integre. Una di queste era proprio la Torre dell’Orologio.

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Nel 1477 il Consiglio Nobile di Sacile, decise di rifare la torre e ampliare le mura esistenti. La decisione venne presa dal podestà Vittorio Zancanaroessa rappresenta una trasformazione di uno dei tanti torrioni lungo le mura della città, sulle strade di accesso a questa e nei punti di intersezione con il Livenza.”

La data certa della presenza della Torre dei Mori è il 1483, quando lo storico Marin Sanudo riporta che “ […] in Sacile c’era una porta dove si sona le hore simile a quelli homeni del Campaniel de San Zuane de Rialto.” Quindi la torre è antecedente il 1483 e molto probabilmente venne realizzata sopra a quella del Porto. Questa denominazione, Torre del Porto, venne probabilmente attribuita quando le imbarcazioni risalivano il Livenza e attraccavano in piazza.

Altre fonti sostengono che sul finire del Trecento ed inizio del Quattrocento vi erano due Mori di legno, cioè due statue, che battevano le ore su una campana fusa nel 1397.

Nel corso del Cinquecento venne stabilito, dal Consiglio Cittadino, di aggiungere alla torre un “porton per le ore” cioè un orologio dal costo di dieci ducati.

Durante la Prima Guerra Mondiale, dopo la disfatta di Caporetto, Sacile venne occupata dalle truppe austro-ungariche. I due Mori di legno vennero spostati dalla torre e bruciati. Erano rimasti nella sommità della torre a segnare le ore per interi secoli. Le campane vennero trafugate e portate in qualche fonderia per realizzare armamenti bellici.

Nel 1928 i Mori vennero riallestiti e collocati insieme alle campane sulla torre. Purtroppo Sacile fu interessata nel 1936 da un rovinoso terremoto che portò al successivo abbattimento della Torre perché pericolante.

Per coloro che volessero approfondire le vicende storiche della Torre dell’Orologio segnaliamo la pubblicazione dell’Amministrazione Comunale di SacileLa Torre Ritrovata” dalla quale abbiamo pubblicato le foto che trovate in questo articolo.

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