Qui di seguito trovate la Storia della Brigata Cadore

Storia Brigata Cadore

La Storia della Brigata Cadore risulta alquanto articolata, proveremo di seguito a farne un sunto lasciando a fondo pagina alcuni riferimenti bibliografici a cui potranno attingere gli appassionati.

Potremmo dire che la Storia degli Alpini in Cadore iniziò a Pieve di Cadore quando il 23 marzo 1873 arrivò la 14° Compagnia Alpina. Erano le prime formazioni militari create dopo l’Unità d’Italia che nel caso degli Alpini videro il loro sviluppo dopo gli studi e le proposte del Perrucchetti e del Ricotti-Magnani che prevedevano la costituzione di truppe da montagna.

Il Battaglione Alpini Cadore venne costituito con R.D. il 5 ottobre 1882 e inizialmente ne facevano parte le compagnie 67° 68° e 75°.

Venne sciolto nel 1886 e, nel 1887, i suoi reparti servirono per costituire a Conegliano il 1° agosto 1887 il 7° Reggimento Alpini. Lo costituivano i battaglioni Feltre, Pieve di Cadore e Gemona con 3 compagnie ciascuno. Da ricordare che in quel periodo la 69° Compagnia era già impegnata in Eritrea inquadrata nel I° Battaglione Alpini d’Africa della III^ Brigata San Marzano dove combatté tra il 1887 e il 1888.

Una parte dell’organico del 7° Reggimento tra il 1895-1896 partecipò ancora alla guerra in Eritrea e anche alla battaglia di Adua.

Nel 1908 il 7° venne rafforzato con il neoformato battaglione Tolmezzo.

Nel 1908 il Reggimento venne impiegato, per aiutare la popolazione, in Calabria e in Sicilia colpite dal terremoto e dallo tsunami.

Nel 1910 in seno al 7° si formò un nuovo battaglione il Belluno così che i battaglioni Gemona e Tolmezzo vennero ceduti all’8° Reggimento Alpini. Il 7° in quel periodo era formato dai btg. Feltre, Pieve di Cadore, Belluno.

Nel 1912 il btg. Feltre venne impiegato nelle operazioni finali della guerra in Libia. Rimase comunque in Africa fino al 1914 per contrastare le attività della resistenza locale. Sempre durante la campagna di Libia il 7° Alpini fornì, con l’organico rimasto in Italia, alcuni suoi reparti ai battaglioni Saluzzo, Fenestrelle, Edolo e Verona.

Dall’entrata in guerra dell’Italia nel 1915 il 7° rimase in linea per tutta la durata del conflitto. Inoltre nel gennaio 1915 mobilitò la sua milizia territoriale con i btg. Val Cordevole, Val Cismon e Val Piave.

Nel 1916 organizzò le compagnie di milizia mobile Cadore, Feltre e Monte Pavione e nel giugno 1917 costituì il btg. sciatori Monte Marmolada.

Nel 1919-20 il btg. “Feltre” partecipò alle operazioni in Albania e, successivamente nel 1921, passò a far parte del 9° Alpini nel quale rimane sino al 1926.

Nel 1936 il 7° venne mobilitato per essere impegnato in Africa orientale. Il btg Feltre assieme al btg Exilles proveniente dal 3° e al btg Pieve di Teco proveniente dal 1°confluirono nella Divisione Alpina Pusteria. Il 7° formò anche un Battaglione di complementi il VII denominato Uork Amba. Nel frattempo il Pieve di Cadore e il Belluno rimasero in Italia dando vita al 12° Reggimento Alpini.

Nell’aprile 1937 il 7° si ricostituì in Patria con i battaglioni Feltre, Pieve di Cadore e Belluno. In prossimità della seconda guerra mondiale il 7° ricostituì i battaglioni Val Cismon, Val Piave, Val Cordevole e formò la 522° compagnia mitraglieri.

Nel giugno 1940, all’entrata in guerra il 7° venne inviato sul fronte occidentale francese fino alla firma dell’armistizio con il paese d’oltralpe.

Nell’autunno del 1940 il 7° partecipò con i battaglioni Belluno, Feltre, Pieve di Cadore e Val Cismon alla campagna greco-albanese.

In Africa il battaglione di complementi Uork Amba nonostante l’impegno sarà costretto a cedere alle forze nemiche.

Nel 1941 venne costituito ad Ivrea il 6° Reggimento Artiglieria da montagna che si affiancherà al 7°.

A giugno del 1941 il reggimento venne trasferito in Montenegro dove contrasterà i guerriglieri sino all’agosto del 1942 quando rientrerà in Italia.

Tra l’autunno del 42 e il settembre del 1943 il 7° venne impiegato nel sud della Francia. Dopo la proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre molti alpini vennero deportati in Germania, mentre una parte esigua riuscì a riparare sui monti.

Il 7° Reggimento Alpini venne sciolto ufficialmente il 12 settembre del 1943.

Alla fine del conflitto e dopo gli accordi per la pace, l’Esercito Italiano subì limitazioni di vario tipo.

A febbraio del 1946 il battaglione Feltre venne ricostituito in seno all’8° Reggimento a Pontebba, con le compagnie 64^ 66^ e 95^.

La ricostituzione del 7° ovvero della Brigata Alpina Cadore prese il via il 1° luglio 1953 a Belluno e assieme all’Orobica fu l’ultima delle 5 Brigate alpine a ricostituirsi dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Già il 20 ottobre 1953 nonostante un organico composto solo dal 30% della forza, la Brigata venne mobilitata per proteggere il confine orientale viste le tensioni con la Jugoslavia in merito alla questione triestina.

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Successivamente vennero formati i btg Pieve di Cadore e Belluno e dopo qualche anno anche il Feltre.

Prima dei continui mutamenti che interessarono le forze armate, la Brigata Cadore era formata dal 7° Reggimento con i btg Belluno, Feltre, Pieve di Cadore, Alpini d’Arresto Val Cismon, Compagnia Comando, Plotone Alpini Paracadutisti, Nucleo Carabinieri, Sussistenza e il 6° Reggimento Artiglieria da Montagna con i Gruppi Lanzo, Agordo, Pieve di Cadore, Contraerei, Compagnia Mortai, Compagnia Genio Pionieri e Compagnia Trasmissioni.

Questa formazione negli anni verrà adattata e modificata e vide anche la creazione di un’unità di Aviazione Leggera.

Il 9 ottobre 1963 la Brigata intervenne con le sue forze per soccorrere le vittime della tragedia del Vajont. Nel novembre 1966 soccorse le popolazioni del Cadore, Comelico, Feltre, Val Cismon e Val Cordevole colpite dall’alluvione che interessò anche altre zone italiane.

Tra gli anni Sessanta e Settanta diversi reparti del 7° vengono impiegati in Alto Adige a causa delle azioni terroristiche degli scissionisti.

Nel 1964 il Plotone Alpini Paracadutisti confluì nella Compagnia Alpini Paracadutisti del IV Corpo d’Armata.

Nel 1967 il Comando delle Unità dei Servizi divenne “Comando Raggruppamenti Servizi”.

Nel 1975 a causa della ristrutturazione che interessò l’intero esercito italiano, la Brigata Cadore subì un ridimensionamento. Il 7° Reggimento Alpini e il 6° Reggimento Artiglieria da Montagna furono sciolti. Le loro bandiere di guerra vennero conservate rispettivamente dal Battaglione “Feltre” e dal Gruppo “Lanzo”.

Più avanti negli anni venne soppresso il Gruppo Pieve di Cadore. Altri ridimensionamenti interessarono le truppe della Cadore come d’altronde altre forze dislocate in tutta Italia.

Nel 1976 la Brigata intervenne in soccorso dei terremotati Friulani e partecipò alla ricostruzione. Simili interventi vennero realizzati nel 1980 per il terremoto in Irpinia e Basilicata e nel 1985 per la sciagura in Val di Stava.

Il 1991 vennero sciolti la Compagnia Controcarri e il Gruppo Agordo. Il Brigata Belluno diventò 16° Reggimento Belluno. Durante la Guerra del Golfo alcuni reparti della Brigata presidiarono diversi obiettivi a rischio attentati in Veneto e in Puglia.

Nel 1992 viene ricostituito il 7° Reggimento Alpini, il 12° Reggimento Alpini e il 6° Reggimento Artiglieria da Montagna, basati rispettivamente sui Battaglioni Feltre, Pieve di Cadore e Lanzo. L’anno successivo la Compagnia Genio Guastatori confluì nel Reparto Comando e Trasmissioni che diventò Reparto Comando e Supporti Tattici.

Sempre negli anni Novanta la Brigata partecipò a numerose operazioni di ordine pubblico: Vespri Siciliani in Sicilia, Riace in Calabria, Forza Paris in Sardegna ed a vari interventi di soccorso in seguito a pubbliche calamità, come ad esempio in Piemonte nel 1994.

Anche l’ex Jugoslavia e l’Afghanistan hanno visto la partecipazione dei soldati della Cadore.

Nel 1995 venne sciolto il 6° Reggimento Artiglieria da Montagna e ridotto il 12° Reggimento Alpini.

Il 31 gennaio 1997 la Brigata Alpina Cadore venne sciolta. Rimasero attivi solo il 7° e il 16° Reggimento che passarono alle dipendenze della Brigata Alpina Julia. Nel 2004 anche il 16° Belluno venne sciolto.

Nel 2006 il 7° ha fornito personale in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino.

Ad oggi 2022, il 7° Reggimento Alpini in forza alla Julia è di stanza nella storica caserma Salsa D’Angelo di Belluno e porta con se le tradizioni della disciolta Brigata Alpina Cadore.