Storia di Sarmede

Mancano informazioni certe sugli avvenimenti storici che accaddero a Sarmede in epoche remote.
Molto probabilmente vi furono gruppi di uomini che vi abitarono nella zona del Castelir, infatti in passato, si potevano scorgere alcuni muri fatti a secco che potevano essere parte del sistema difensivo di un insediamento umano, seppur piccolo. Purtroppo queste costruzioni sono state distrutte recentemente.
Si pensa che la popolazione residente a Sarmede e nella zona fosse la c.d. Venetica.

Dall’Impero Romano all’arrivo dei Barbari

È confermata invece una forte presenza romana, con reperti rinvenuti nella zona di Rugolo. Risale al periodo romano la sepoltura della tomba anche chiamata Tomba del Dominus Villae. Fra le molte strade che i Romani costruirono ci fu quella che collegava Oderzo a Ceneda. Importanti furono gli scambi commerciali fra le due città e anche in tutta la zona.

Si ritiene che il paese debba il suo nome alla popolazione dei Sarmati. Una comunità risalente all’epoca delle invasioni barbariche, infatti, la collocazione geografica della zona la rendeva un’importante via di comunicazione.

I primi cenni storici di Montaner, primo nucleo dell’attuale Sarmede, risalgono all’epoca longobarda.

Con i secoli i Longobardi mutarono usi ed abitudini e piano piano il territorio entrò a metà del 700 all’età feudale. Sarmede divenne così un possedimento dei conti da Montanara, che risiedevano all’epoca in un castello nei pressi dell’attuale Montaner. La famiglia mantenne il feudo per molto tempo.

Sarmede passò, nel 982 sotto il controllo del Vescovo di Belluno il quale si impadronì di tutti i castelli della zona come quello di Fregona, Colle Umberto, e Villa di Villa. Un documento attesta che l’Imperatore del Sacro Romano Impero confermava le conquiste fatte dal vescovo nel periodo precedente. Il documento è datato 1017. La stessa situazione si verificò con i documenti datati 1031 e 1161.

Dal Trecento al Seicento

Montaner passò più avanti nei secoli sotto il controllo dei Da Camino e vi restò fino agli anni Trenta del 1300.

Dopo poco scoppiò la guerra con gli Ungari (1411-1418) che devastò il territorio compreso l’abitato di Sarmede e non solo.

Dal 1388 al 1454 Montaner era diventata una “regola” aggregata a Cordignano e influenzata della Repubblica Veneta.

Dlla fine del 1300 all’inizio del 1400 la popolazione abitava intorno al castello di Rugolo e attorno a quello dei Da Camino.

Nel 1454 venne istituita la contea di Cordignano. Purtroppo el periodo che va dal 1477 al  1499 Sarmede e tutta la zona venne invasa dai Turchi.

Alla fine del 1400, terminate anche le ostilità per il possesso di Sarmede, alcune famiglie si spostarono da Rugolo e Montaner a Sarmede.

Diverse furono anche le pestilenze che coinvolsero tutta la zona come quelle del 1567, 1574, 1580, 1589, 1628, 1630.

Nel corso del 1600 Sarmede diventò più popolosa di Rugolo e quindi assunse più importanza.

Settecento e Ottocento

Fra il 1669 ed il 1704 vennero venduti diversi appezzamenti di terreno agli abitanti di Sarmede che li acquisirono dai grandi latifondisti che li possedevano ed erano le famiglie benestanti di Cordignano e Serravalle.

Tra fine del 1700 e l’inizio del 1800 il territorio di Sarmede e, non solo, venne profondamente trasformato sia a livello civile che religioso con l’emanazione di leggi ed ordinanze.

Nel 1800 vi fu un notevole aumento dell’attività agricola e commerciale, venne fondata la cassa rurale e la cooperativa di consumo. Non mancarono comunque casi epidemici di scarlattina, vaiolo, ecc.

Nel 1810 Rugolo e Sarmede con Montaner vennero inglobate sotto un unico Comune e quindi nacque l’amministrazione comunale di Sarmede.

Nell’epoca napoleonica e degli Austriaci, la comunità di Sarmede seguì le sorti del Veneto. Divenne parte del Regno d’Italia nel 1866.

Il Novecento

Durante la Grande Guerra, in seguito alla rotta di Caporetto, Sarmede fu occupata dagli eserciti degli Imperi Centrali. Gli Austro-Ungarici quando giunsero a Sarmede la devastarono, prova ne è il fatto che lasciarono un debito di quasi lire 18.000 (€ 26.000,00 convertito dal 1918 ??) e per riscaldarsi bruciarono diversi documenti dell’archivio.

Negli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale il paese divenne un centro di smistamento molto importante. gli anni successivi divennero anni di lotte per l’emancipazione e per il progresso. In questi anni che nacque la comunità ortodossa ancora presente a Sarmede.

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