Storia di Conegliano
Storia di Conegliano
Fino al Medioevo
La prima notizia scritta riguardante Conegliano risale al 1016, in un documento che ne indica la proprietà come del Vescovo di Belluno Giovanni II, tuttavia la località veneta viene costituita libero Comune solo un secolo dopo, nel 1112, da parte di alcune famiglie nobili consorziate (i Coderta, i Da Bagnolo, i Della Porta e i Da Collo).
Nel Medioevo Conegliano è scenario di numerosi conflitti per il dominio su di essa: nel 1319 è vittima dell’assedio di Guecello da Camino, ma già nello stesso anno è liberata da Enrico Conte di Gorizia che la occupa in nome di Federico d’Austria.
Dal Trecento all’Ottocento
Nel 1329 Conegliano è costretta a sottomettersi a Mastino ed Alberto della Scala: inizia così la breve dominazione scaligera (1330-1334).
Dal 1337 al 1797 Conegliano sarà dominata dai Veneziani, oltre quattro secoli interrotti significativamente solo dal quinquennio di dominazione carrarese tra il 1384 e 1389.
Dunque è in quest’epoca qui riassunta – tra XIII e XVIII secolo – che Conegliano consolida la sua struttura urbana storica.
Dall’Ottocento ai giorni nostri
Nel 1813 le truppe austriache entrano nel trevigiano e nel coneglianese trovando un territorio distrutto e poverissimo.
Nel 1815 inizia il regno lombardo-veneto, che durerà fino all’annessione al Regno d’Italia nel 1866. Incomincia così la cura asburgica e la lenta ripresa civile ed economica mentre l’avventura di Napoleone si chiude; così, la macchina statale inizia lentamente a funzionare e si ha così la ricostruzione del tessuto urbano: riprendono i restauri e la riqualificazione edilizia (nel 1868 sarà terminato il teatro dell’Accademia, nell’area ottenuta dallo sventramento di uno dei più vitali punti della città), viaria e degli argini. Nel 1850 si fanno più popolosi e pieni di vita i quartieri di Sant’Antonio, Santa Caterina, SantaTeresa (oggi via Manin, via Garibaldi) e si manifesta una nuova idea di città, distante dal centro storico.
Fatto urbano molto rilevante è poi la realizzazione della ferrovia Udine-Venezia, il cui tratto iniziale (Treviso-Pordenone) è inaugurato il primo maggio 1855: dentro l’artificiale confine ferroviario sopraelevato, crescerà fino ai primi decenni del XX secolo la città.
Nel biennio 1917-1918 Conegliano vive gli scenari Grande Guerra, venendo occupata dalle truppe austroungariche, a seguito di Caporetto e della ritirata italiana in destra Piave. Successivamente, durante la seconda guerra mondiale nel 1944, il 26 dicembre, la parte settentrionale di Conegliano viene bombardata dagli alleati.
Nel dopoguerra il territorio coneglianese è interessato da una crescita economica, con uno sviluppo industriale notevole a partire dagli anni sessanta-settanta. Ancor oggi è tra le località economicamente più floride del Nord-Est e la più popolosa della Marca trevigiana dopo il capoluogo; è nota anche per la tradizione legata alla viticoltura ed alla produzione vinicola, soprattutto in relazione al prosecco doc e alla presenza, dal 1876, della scuola enologica G. B. Cerletti.
Galleria
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