Palazzo Zuliani-Ascoli si trova a Ceneda dalla parte opposta rispetto al Palazzo Lioni-Althan-Doro.

Le prime informazioni su questo storico palazzo risalgono al Settecento quando venne fatto costruire dai Conti Francesco e Jacopo Zuliani fratelli dell’omonima famiglia.

Così recita la lapide in ricordo:  “D.O.M – L’ANNO DELLA NOSTRA SALUTE MDCC FU D’ORDINE DI NOI GIACOMO ET FRANCESCO FRATELLI GIULIANI PIANTATA QUESTA FABBRICA PER ABITATIONE NOSTRA ET ANCO DI GRATIOSO ET GERMANICO FIGLIOLLI DI ME FRANCESCO ET STABILITA L’ANNO MDCCI”.

Nel corso dell’Ottocento, la famiglia Zuliani si estinse ed allora la proprietà passò, prima, al Governo Austriaco che lo utilizzò come sede del Commissariato Reale Austroungarico e più avanti al Regno d’Italia.

Nel 1871 il palazzo venne acquistato dal Vescovo Corradino Maria dei Marchesi Cavriani ed usato come residenza vescovile.

Nel 1885 il palazzo venne venduto all’Avvocato Prospero Ascoli che ne fece la propria residenza.

Durante gli anni Venti del Novecento il palazzo venne acquistato dalla Diocesi di Ceneda ed oggi è sede della curia vescovile.

Al palazzo si accede mediante un cancello sostenuto da pilastri con volute barocche, che introduce ad un primo cortile, raccordato ad un secondo cortile tramite una ripida gradinata in pietra.

La costruzione, a pianta rettangolare, si eleva su tre piani e presenta al piano terra, in posizione centrale, un arco d’ingresso a bugne e, su entrambi i piani secondari, una trifora con poggiolo in pietra e finestre rettangolari ai lati.

Nella parte del sottotetto la facciata presenta basse finestrelle sotto il cornicione rette da mensole.

Il palazzo si trova su una piccola collinetta rispetto agli altri edifici del circondario e si fa ben notare da chi passeggia su via Lorenzo da Ponte o via Jacopo Stella. Il complesso che ha anche un ingresso secondario è sostanzialmente dominato dal castello vescovile.

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L’interno è assai prezioso, infatti, il salone centrale su cui si affacciano le varie stanze è ornato da stucchi, da soffitti alla Sansovino e da affreschi attribuiti a Sebastiano Ricci.

Nel salone del piano nobile si trovano quattro grandi tele attribuite a Gaspare Diziani (1689-1787) o al suo allievo Jacopo Marieschi (1711-1794) e nella stanza ora del Vicario del Vescovo vi sono tre tele attribuite ad Egidio Dall’Oglio (1705-1798).

Dove trovarlo

Palazzo Zuliani-Ascoli si trova via Lorenzo da Ponte 116