Il Palazzo della Comunità di Ceneda si trova in piazza Giovanni Paolo I a Vittorio Veneto. Collocato sul lato settentrionale della piazza, di fronte all’antico Seminario Vescovile e a fianco della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Tiziano, ci ricorda l’importanza del luogo ed il suo prestigio.

Le fonti storiche fanno risalire la sua ristrutturazione agli anni Trenta del Cinquecento durante il vescovado dei Grimani, importante famiglia veneziana che gestì più volte la comunità di Ceneda e i suoi averi. Le ricerche recenti hanno messo in evidenza che il progetto della Loggia fu affidato a tale Franco Facchinetto da Bergamo un “marangon” con buone capacità tecniche che operò anche nei centri limitrofi e non a Jacopo Tatti detto il Sansovino.

Di pochi anni più tardi risulta essere la fontana collocata nella stessa piazza della Loggia Cenedese.

Nel Settecento, se fossimo transitati per la piazza avremmo notato il Palazzo della Comunità con la ex chiesa di San Paolo in Piano alla sua destra e una piccola costruzione sul lato di sinistra. Quest’ultima, nel corso del tempo venne ampliata ed ammodernata assumendo le sembianze attuali.

Il Palazzo della Comunità di Ceneda sorge su un piccolo rialzo, infatti, per passare dal lastricato della piazza all’interno della Loggia è necessario superare una scalinata con una decina di gradini.

La facciata del palazzo è costituita da cinque archi a tutto sesto con pilastri bugnati. Il piano superiore è caratterizzato da tre gruppi di bifore con la centrale arricchita da una balaustra e dall’effige del Leone di San Marco.

Al primo piano si trova la ex Sala del Maggior Consiglio, un vero capolavoro artistico, dove si riuniva il massimo organo politico e decisionale della città.

Le pareti della Loggia sono affrescate da tre opere di Pomponio Amalteo, allievo e genero del Pordenone. La parete a settentrione accoglie la Giustizia di Traiano, quella ad occidente  il Giudizio di Daniele e quella ad oriente  il Giudizio di Salomone. L’aula del maggior Consiglio conserva le opere di Giovanni De Min e Paolo Pajetta. Gli affreschi rappresentano i momenti più salienti della Storia di Ceneda e Serravalle.

Il palazzo è impreziosito da tutti gli stemmi dei Vescovi della Diocesi e dagli stemmi della Città di Ceneda, Serravalle e di Vittorio Veneto.

Con la fusione di Ceneda e Serravalle nel 1866  e la creazione di Vittorio, il palazzo perse la sua funzione civica. Venne fortunatamente recuperato nel 1938 per ospitare il Museo della Battaglia che ulteriormente ammodernato recentemente, offre ai visitatori documenti, memorie e filmati di quanto successo durante la Grande Guerra.

Dove trovarlo

Palazzo della Comunità di Ceneda  si trova in piazza Giovanni Paolo I 1