Castello di Caneva

I documenti conosciuti fino ad oggi non riferiscono la data di costruzione del castello di Caneva.

Esistono dei documenti di epoca bassomedievale che fanno riferimento al castello, ma appare evidente che la costruzione esistesse già in precedenza. Secondo alcuni, il castello venne edificato accostandolo ad una torre d’avvistamento romana pre-esistente.

Se si tiene conto che il “Col de Fer”, colle che sovrasta il centro abitato del capoluogo attuale, rappresentava già un punto di difesa naturale, facile immaginare che all’epoca delle invasioni barbariche e nei secoli successivi i signori del luogo per difendersi da invasori prima e milizie poi avessero fortificato il colle.

È documentato che il Castello di Caneva appartenesse al Patriarca di Aquileia già nel 1034 e all’epoca fu teatro di scontri tra la Chiesa di Aquileia e le truppe trevisane. In quei secoli erano frequenti le dispute per il controllo del Friuli Occidentale tra le due fazioni, tant’è che un altro documento risalente al 16 dicembre 1164 venne redatto a Treviso nel momento in cui i Canevesi stipularono un’alleanza militare decennale con i Signori della Marca. Lo scopo era quello di assicurare ai soldati Trevigiani ricovero nel Castello o nel villaggio se fosse scoppiata una guerra in zona.

Caneva avrebbe anche appoggiato le milizie trevigiane della famiglia comitale dei Da Camino, Collalto, Colfosco a condizione che il tutto fosse avvenuto in collaborazione con il Patriarca di Aquileia.

L’accordo con i trevigiani non creò a quanto risulta grossi problemi e garantì al territorio un periodo di rischi ridotti, grazie anche alla struttura socio-amministrativa che si era formata precedentemente e che risultava particolarmente radicata e solida.

In quel periodo il Castello era protetto dalle mura e all’interno di queste, c’erano le case e gli orti della popolazione più abbiente. All’esterno vivevano i contadini e quella parte della popolazione povera che non aveva mezzi per permettersi di rimanere all’interno delle mura castellane.  Gli abitanti del Castello dovevano mantenere in ordine la propria abitazione, il Castello doveva essere sempre al servizio del Patriarca e i cittadini avevano l’obbligo di prestare servizio militare.

Quando un capofamiglia moriva se aveva eredi, l’abitazione continuava ad appartenere alla stessa famiglia altrimenti il patriarca la destinava ad altri individui.

Fonti riportano i nomi di alcuni feudatari a cui il Patriarca aveva concesso il Castello, tra questi i Zuccola di Spilimbergo nel 1297, i Savorgnano nel 1337 e Giovanni di Toppo nel 1356.
Da ricordare una data molto importante: quella della consegna degli statuti il 27 aprile 1360 che permise una maggiore autonomia ai cittadini canevesi.

Nel 1385 il Castello di Caneva venne occupato dalle truppe dei Carraresi, signori di Padova ma ritornò alle dipendenze della Chiesa d’Aquileia, fino al 1420 quando Caneva diventò territorio veneziano.

Attualmente quello che resta del Castello di Caneva è visitabile quotidianamente. I suoi resti mettono in evidenza parte delle mura di difesa e i resti di qualche torre. All’interno delle mura si trova la chiesetta di Santa Lucia costruita alla fine del secolo XVI, la torre campanaria e un piccolo campo santo.

Come raggiungere

Il Castello di Caneva si trova in via Castello