A Serravalle di Vittorio Veneto, nella bella piazza Flaminio bella testimonianza di architettura veneziana, proprio a fianco della torre con l’orologio, si trova il Museo del Cenedese.

Inaugurato, assieme al Museo della Battaglia nel 1938, prese questo nome perché secondo le volontà del suo fondatore l’ing. Francesco Troyer, doveva conservare, valorizzare e far conoscere le memorie archeologiche, storiche ed artistiche dell’antico territorio di Ceneda.

Il Museo del Cenedese è ubicato in un palazzo risalente al XIII secolo, infatti, le fonti giunte fino a noi, sostengono che venne costruito fra il 1462 ed il 1476 dai podestà Gabriele e Domenico Venier, sopra un precedente palazzo probabilmente del Trecento. Il palazzo è affrescato con pitture risalenti al XV secolo di Dario da Treviso e della sua Scuola.

Diverse sono le sale presenti nel Museo del Cenedese:

  • la Loggia. Già all’ingresso del museo, la Loggia è in grado di emozionare chi si accinge alla visita. Il salone accoglie due affreschi: uno raffigurante “il Leone di San Marco tra la Giustizia e la Temperanza” l’altro “la Madonna col Bambino in trono tra Sant’Andrea e Sant’ Augusta”. Spesso in questa sala si possono ammirare anche mostre temporanee di artisti contemporanei. Altri particolari architettonici arricchiscono questo bel loggiato.
  • la Sala Comuzzi. In questa sala sono stati raccolti numerosi materiali che documentano la duratura presenza della Confraternita dei Battuti a Serravalle. Confraternita che all’epoca operava anche in altre località vicine.
  • la Sala Pajetta. La sala presenta opere di autori vittoriesi, e non solo, che hanno caratterizzato l’ambiente artistico della città nel XIX secolo;
  • la Sala del Maggior Consiglio. È la sala dove venivano prese le decisioni inerenti alla città e con la sua struttura e le sue decorazioni rimanda la mente al passato;
  • la Sala del Novecento. In questa sala sono state collocate interessanti opere d’arte del Novecento;
  • la Sezione Archeologica. In questa sezione si potranno vedere reperti risalenti al Neolitico, all’età del bronzo, del ferro (celti e paleoveneti), all’età romana e longobarda. Tutti questi reperti provengono dal territorio di Vittorio Veneto e dei comuni vicini. Vi è inoltre una sub-sezione dedicata alle collezioni ottocentesche di Carlo Graziani e Francesco Troyer;
  • la Gipsoteca Giusti. Una sala apposita è stata dedicata allo scultore Pasquale Alessio Giusti, detto Guido (Ceneda 1853-Vittorio Veneto 1935), allievo dell’artista Jacopo Stella (Ceneda 1801-Vittorio 1874);
  • l’Oratorio dei Battuti. Chiesa oratorio fino all’epoca napoleonica, si trova a qualche centinaio di metri dal museo e mette in evidenza il luogo ove operavano i membri della Confraternita di Santa Maria dei Battuti.

Per maggiori informazioni:

Come raggiungere

Il Museo del Cenedese si trova in Piazza Marcantonio Flaminio, 1