Teatro Zancanaro

Il Teatro Zancanaro è uno dei due teatri che si trovano a Sacile, l’altro è il Teatro Ruffo.

Il teatro prende il nome dall’omonima famiglia la cui residenza era di fronte al teatro. Zancanaro è anche il nome del viale che divide le due costruzioni e che è una delle vie di comunicazione storiche per lasciare la città e recarsi verso l’entroterra friulano.

Le prime informazioni sull’edificio risalgono agli anni Dieci del Novecento, quando la Commissione Comunale di Sacile concesse l’autorizzazione alla costruzione del teatro.

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A volerne la costruzione fu Vittorio Zancanaro, possidente agricolo originario della provincia di Venezia, trasferitosi a Sacile con la famiglia pochi anni prima.

La Prima Guerra Mondiale bloccò tutti i lavori di costruzione, anzi sortì l’effetto inverso: quello che c’era venne distrutto.

Durante l’occupazione nemica l’edificio servì come stalla per i cavalli austro-ungarici dopo la ritirata dal fronte dell’esercito Italiano nel 1917.

La sua ricostruzione, affidata all’ingegnere Camillotti che gli diede un tocco Neoclassico, venne completata alla fine del 1921.

Finita la costruzione nacquero dei problemi fra i proprietari ed il Comune perché servivano soldi e competenze per far conoscere il Teatro Zancanaro. L’investimento non rendeva né sul piano economico né su quello della popolarità.

Nel 1930 il teatro aprì la sua sala sotto la direzione del padovano Dario Topparelli. Seguirono anni di rappresentazioni teatrali, spettacoli e film.

Dal 1988 la proprietà del teatro passò al comune di Sacile che lo chiuse per riaprirlo nel 1997. In questo decennio vennero apportate delle migliorie e un ammodernamento generale all’intera struttura.

Il Teatro Zancanaro si presta a spettacoli di vario genere: commedia, prosa, concerti, danze, ecc. Nel corso degli anni ha ospitato molti artisti nazionali ed internazionali, oltre a rassegne e mostre. Di notevole richiamo le stagioni teatrali organizzate durante l’anno.

Esternamente la struttura si presenta di colore giallo, con due ingressi laterali che permettono di accedere all’atrio. Al piano rialzato, vi sono due monofore con colonne di marmo bianco ed, al centro, una trifora. Gli ultimi lavori di restauro videro l’aggiunta di un ballatoio.

Completano la facciata altre decorazioni che richiamano altri periodi storici. Nella sommità troviamo, ben in vista, la scritta in ferro battuto, Teatro Zancanaro.

All’interno una platea e una galleria offrono agli spettatori 600 posti. Il palcoscenico di quasi dieci metri, preceduto dal proscenio  offre agli artisti uno spazio esteso dove muoversi. Sipario elettrico, impianto fonico, fondale, camerini, servizi ed impianti completano la dotazione a disposizione degli artisti.