Oratorio Sant’Anna

Le informazioni che ci pervengono sull’Oratorio di Sant’Anna attestano la sua presenza fin dall’epoca medioevale. La prima citazione della Pieve risale al 1265, all’epoca dei Da Collalto, feudatari del luogo e assieme ad altre nobili famiglie, Signori di Treviso. In quell’epoca l’Oratorio risultava dedicato alla Madonna e faceva riferimento anche alla presenza di mercanti e alle selve-boschi della zona: Sancta Maria de Marchadelo seu de Lagostana.

L’Oratorio di Sant’Anna si trova nella parte meridionale di Sernaglia della Battaglia dove passava, secondo molti storici, in epoca romana la via Claudio Augusta Altinate. Questa strada era una via consolare dell’antico Impero Romano e oltre a collegare il mare Adriatico con le terre d’oltralpe via Trento, prevedeva anche l’attraversamento del fiume Piave nelle vicinanze della chiesa. La strada, l’ansa del fiume e la foce del Soligo, importante torrente della zona, rappresentavano un punto di controllo e di transito per le merci e le persone che qui transitavano fin dal I secolo d.C. Il riferimento stesso ai mercanti faceva parte dell’appellativo dell’edificio di culto. Nella località si trovano anche i resti di un ponte romano e di una massicciata di quell’epoca.

Precursore della chiesetta potrebbe essere stato un piccolo sacello dedicato alle divinità pagane che, con il passare del tempo e l’arrivo del Cristianesimo, venne trasformato in un Oratorio dedicato a Maria.

Con il trascorrere degli anni ed il costante peggioramento della viabilità, sia in termini di infrastrutture sia in termini di pericoli durante il Medioevo, l’Oratorio perse importanza per la comunità fino a diventare un eremo isolato utilizzato ad esempio per la vita ascetica da Matteo Da Collalto.

Nel XVI secolo, per una decisione del Papa Giovanni II, l’Oratorio venne aggregato alla chiesa di Santa Maria della Carità di Venezia diventando a tutti gli effetti un luogo solitario dove si incontravano i Canonici Regolari Lateranensi che si dedicavano alla preghiera ed al lavoro nei campi.

Dopo secoli di declino, nel corso dell’Ottocento, l’edificio venne dedicato alla mamma della Madonna per cui diventò l’Oratorio di Santa Anna.

All’interno si trovava una pala di Francesco da Milano intitolata Madonna ed il Bambino con San Giovannino ed Angeli risalente al 1530 circa. Attualmente quest’opera si trova al Museo Civico di Treviso, ma al suo posto è stata collocata una copia fotografica dell’opera che contribuisce a capire l’importanza della chiesa in quell’epoca.

Dopo il restauro e l’abbellimento voluto dalla famiglia Varlonga nel 1911, l’Oratorio divenne un punto di aggregazione e religiosità popolare. Vide anche i disastri della Grande Guerra dall’autunno del 1917 fino alla Battaglia di Vittorio Veneto tra fine ottobre e inizio novembre nel 1918.

La madre di Maria Vergine, Sant’Anna, è venerata con celebrazioni liturgiche e feste ogni 26 luglio.

Dove trovarla

L’ Oratorio di Sant’Anna si trova in via Mercatelli Sant’Anna 22