La chiesa Santa Cecilia, è ubicata a Val, piccolo borgo fra Rugolo e Montaner e rappresenta l’edificio più antico di Sarmede.

Le prime attestazioni sostengono che la chiesa originariamente fosse un piccolo oratorio. Quest’ultimo venne fatto costruire da un membro della famiglia Da Camino che all’epoca era il Signore della zona. Altre fonti sostengono che furono molte le donazioni, fra gli anni 1238 ed il 1323, utili per la costruzione della chiesa.

La comunità cristiana di Villa Montanara (Val) dipendeva dalla Pieve di Fregona.

Attraverso i documenti che sono pervenuti fino ai giorni nostri è emerso che una prima attestazione della presenza della chiesa (non dell’oratorio) risalga al 1512 quando la comunità e la sua chiesa fu visitata dal Vescovo di Ceneda. Quindi si desume che in quegli anni l’oratorio divenne una chiesa curazia. Alcuni documenti sostengono che già nel 1543 vi fosse un parroco, vicario della Diocesi, che amministrava la chiesa di Santa Cecilia.

Una data importante, per la chiesa di Santa Cecilia fu il 24 ottobre 1600 perché la chiesa passò da curazia a parrocchia e Santa Cecilia, in tale data, venne divisa formalmente dalla Pieve di Fregona. All’epoca era vescovo Leonardo Mocenigo, possessore, insieme alla famiglia, di diverse terre fra Cordignano e Montaner.

Dal 1600 al 1820 la chiesa venne denominata “parrocchia di Santa Cecilia in Montanario” e retta da dieci parroci.

Nel 1889 venne consacrata la chiesa attuale dedicata a Santa Cecilia.

Nel corso del 1818, la statua che rappresentava la Beata Vergine delle Grazie, venne rubata dalla chiesa di Santa Cecilia e portata nella chiesa parrocchiale San Pancrazio a Montaner ad opera di alcuni abitanti del Borgo Gava. Gli abitanti di Val la ricollocarono in Santa Cecilia perché a Montaner non era sufficientemente valorizzata. Il furto avvenne per ben due volte. In conclusione, il Vescovo di allora di Ceneda, decretò che la statua dovesse rimanere nella chiesa di Santa Cecilia. Nel giugno 1988 la statua venne rubata nuovamente e mai ritrovata.

All’interno della chiesa sono visibili diverse opere tra cui quelle di Silvestro Arnosti da Ceneda, artista che operò tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, raffiguranti: San Giovanni Battista fra San Tiziano e San Valentino, la Santissima Trinità fra Santa Caterina d’Alessandria e Santa Lucia e Santa Cecilia fra Sant’Urbano, San Giorgio, San Martino e San Floriano.

Nel corso dei suoi lunghi anni, le infiltrazioni d’acqua hanno finito col degradare diverse opere cinquecentesche dipinte all’interno della chiesa. La struttura ha però subito una ristrutturazione generale nel 2005, riacquisendo parte della bellezza di un tempo.

Dove trovarla

La chiesa di Santa Cecilia si trova in via Borgo Val