Castello di Piai

Il Castello di Piai si trova nell’omologo monte Castello ai piedi del monte Pizzoc a quota 462 metri. Originariamente serviva come postazione di controllo delle valli e dei fiumi Carron e Friga affluenti del Meschio, lungo la strada del Cansiglio-Alpago.

Probabilmente il passaggio da forte a Castello avvenne nel XII secolo. In tale occasione vi è stato un importante ampliamento della struttura che ha coperto l’intero colle.

Attualmente rimangono dei vecchi muraglioni in malta di calce del mastio centrale ed alcuni muri perimetrali. Non sono più presenti gli altri elementi tipici di un forte.

La storia del Castello di Piai si intreccia con la famiglia Da Camino. Il Castello faceva parte di un ampio progetto che prevedeva la realizzazione sul territorio di fortificazioni che aveva come centro Serravalle a Vittorio Veneto. Durante le incursioni barbariche, i Longobardi avevano suddiviso il loro dominio in ducati e quello tra Livenza e Piave venne denominato Cenedese per via del loro quartiere generale a Ceneda a Vittorio Veneto. Quest’ultima è composta dalle zone Ceneda e Serravalle. Successivamente, una volta sconfitti i Longobardi e subentrati in queste zone i Franchi di Carlo Magno, la zona venne ampliata e prese il nome di Marca del Friuli. La situazione mutò ulteriormente quando morì Carlo Magno ed il territorio tornò sotto il dominio del “Comitato del Cenedese” che però venne ridimensionato anche a causa dei poteri laici presenti sul territorio.

Il territorio del Cenedese fu un’area contesa tra i Da Camino e i Da Romano (Signori della provincia di Verona). I Signori di Treviso acquisirono sempre più importanza nei territori del Cadore e del Cenedese. La famiglia riuscì, con l’investitura del Vescovo di Belluno e Feltre, ad ampliare il proprio dominio verso il Castello di Fregona. Successivamente, intorno al 1243-1244 il castello, insieme a quelli della zona, passò alle mani della famiglia rivale: i Da Romano.

La famiglia Da Camino risolta la controversia con il casato rivale, si espanse verso il Friuli sfruttando le controversie tra il Patriarca di Aquileia, le famiglie feudatarie friulane e il conte di Gorizia. Il castello di Fregona era diventato un punto sensibile e fondamentale per la strada che congiungeva il Cadore ed il Friuli. Con l’ennesimo cambio generazionale le mire espansionistiche della famiglia Da Camino tramontarono.

La zona fu teatro di ulteriori scontri tra i Da Camino e la Repubblica di Venezia. La politica della famiglia ebbe fortune alterne ed alla fine i Da Camino si dovettero arrendere alla Repubblica di Venezia.

Per coloro che volessero approfondire le tematiche del castello si segnala “Fregona il Castello di Piai” della prof.ssa Laura Rossetto, editore Pro Loco Fregona.