Storia di Cordignano2021-01-03T12:25:27+01:00

Storia di Cordignano

I Romani si inserirono in queste zone in modo graduale e pacifico, con una progressiva collaborazione culturale e politica nei confronti dei nativi e non in seguito ad una conquista o ad atti religiosi-votivi come era accaduto in altre zone d’Italia.

Nel III secolo a.C., i Romani e la popolazione del luogo fecero fronte comune per sconfiggere nemici comuni come Galli e gli abitanti della Carnia.

Nel 181 a.C. grazie alla vittoria sui Cartaginesi i Romani, cedettero le terre di questa zona ai loro soldati-colonizzatori con il compito di coltivarle e mantenerle fertili.

Intorno al I secolo a.C. gli abitanti di Villa di Villa, frazione di Cordignano, si trasferirono dalla parte montagnosa del loro insediamento primario verso la parte collinare maggiormente ospitale.

Il territorio comunale nel 44-43 a.C. risultava compreso nella giurisdizione di Oderzo.

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Alcuni generali romani dal 18 a.C. iniziarono, in vista della futura conquista d’oltralpe, una massiccia integrazione delle infrastrutture per rispondere ai bisogni militari. In questo modo si creò del lavoro, vennero favoriti gli scambi commerciali della zona e le entrate tributarie per Roma.

Con il graduale indebolimento dell’Impero Romano, nel 167 d.C. i barbari devastarono queste zone, compreso Cordignano e a metà del III secolo i Sarmati conquistarono la zona.

Gli succedettero nel 488 i Goti poi Bizantini, Franchi e Longobardi in epoche diverse.

Dal VII secolo gli abitanti iniziarono a versare la decima, una tassa che rappresentava la decima parte del raccolto annuale alla chiesa.

Nel VIII secolo per sostituire la diocesi di Oderzo sorse quella di Ceneda a Vittorio Veneto cui Cordignano fece e fa parte ancora oggi.

Nel 739 Carlo Magno concesse i territori tra il Piave e il Livenza al re barbaro Dolcissimo.

Verso la fine del IX secolo Cordignano e, i comuni limitrofi, vennero invasi dagli Ungari, potrebbe essere di quell’epoca la costruzione di un muro di cinta per difendere il paese.

Vennero introdotte, in agricoltura, importanti innovazioni come il collare da spalla e la ferratura rigida per i cavalli ed altre strumentazioni.

La zona subì altre incursioni nel 904, 921, 923, 937, 942, 944 e 947.

Il 25 ottobre 956 il re d’Italia Berengario II concesse all’imperatore di Germania Ottone I alcuni territori tra i quali anche Santo Stefano di Pinidello.

Nel 963 Ottone I donò al vescovo di Belluno i territori di Oderzo, Polcenigo e Collalto.

Nel XI-XII i contrasti tra papato e l’imperatore aumentarono sempre più, questa fu l’occasione per orientare le città dell’Italia settentrionale verso l’influenza del papato.

L’11 settembre 1093 il Conte Ermanno da Porcia concesse alcuni territori ai Franchi fra i quali troviamo anche Pinidello.

Nel 1147 i Da Camino, signori della zona, si allearono con Treviso contro Conegliano, questo portò all’occupazione di Cordignano da parte delle truppe fedeli a Treviso.

Nel 1180 Cordignano viene controllata da Conegliano.

Negli anni successivi Cordignano subì diverse devastazioni da parte degli eserciti locali che finirono nel 1388 quando Venezia si impose sulle parti.

Dal 1388-1410 Cordignano visse finalmente un periodo di pace e prosperità.

Il 14 maggio 1410 Venezia e il patriarca di Aquileia aprirono un contrasto contro l’Imperatore; ne seguì il 24-25 dicembre l’attacco ed il saccheggio a Serravalle che coinvolse anche questo paese.

Nel 1418 ci furono scontri nel vicino Friuli tra gli Ungheresi e Venezia e Cordignano si arrese al nuovo conquistatore.

Nell’ottobre 1426 fu imposta una limitazione al tribunale di Cordignano che dovette cedere le cause più importanti a quello di Conegliano.

Nel 1454 finirono le mire espansionistiche di Venezia e con la pace di Lodi, il feudo di Cordignano divenne indipendente.

 Il 6 novembre 1477 giunsero i Turchi e devastarono la zona.

Nel 1489 su ordine di Venezia venne completato un muro di fortificazione per una maggior difesa.

Nel 1499 la zona subì nuove incursioni turche, seguì nel 1508-1513 la guerra della Lega di Cambrai.

Il territorio venne devastato da diverse carestie come quelle del 1527-1528, 1552-1555,1575-1576 e 1591-1598.

Il 26 settembre 1620 venne indetta una petizione per chiedere l’abolizione del dazio macina che gravava nelle famiglie.

Dal 1763 Cordignano passò, dalla podesteria dei Rangoni a quella dei Mocenigo che si concluse nel 1806.

Nel 1775 sorse la prima scuola pubblica del paese.

Nel 1807 Cordignano entrò a far parte del regno italico con decreto di Napoleone.

Nel 1810 Pinidello diventò una frazione di Ceneda.

Nella primavera del 1815 il territorio fu attraversato da truppe austriache visto che, erano riprese le ostilità con Bonaparte.

Tra il 1813-1817 a causa degli scarsi raccolti, Cordignano subì un periodo di carestia.

Il 23 marzo 1848 venne istituito il Comitato Provvisorio Distrettuale cui Cordignano faceva parte per cacciare le truppe austriache.

Nel 1866 Cordignano ed il Veneto vennero annessi al Regno d’Italia.

Tra i Mille di Garibaldi troviamo anche un abitante di Cordignano: Giovanni Gaspero Polese (1846-1938)

Questa piccola cronistoria si ferma al 1915 con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

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